ASSOETICA E LE RISPOSTE SINDACALI AL MODELLO AZIENDALE DATA DRIVEN

Resoconto della giornata di lavoro presso la sede nazionale FILT-CGIL di Roma sul tema

RISPOSTE SINDACALI ALLE STRATEGIE AZIENDALI “DATA DRIVEN”

Gli sviluppi dell’informatica, della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale visti soprattutto nella prospettiva del loro impatto sociale e politico sono al centro dell’attenzione di Assoetica.

Sono numerosi i contributi di approfondimento che diversi suoi soci hanno via via pubblicato negli anni, sviluppando spesso riflessioni originali, che hanno a volte messo in luce aspetti di particolare criticità che la pubblicistica tende a non considerare e approfondire[1].

Nei mesi scorsi due soci fondatori di Assoetica hanno pubblicato presso Ipsoa-Wolters Kluwer il libro Blockchain e appalti[2] che propone un nuovo strumento – il registro digitale distribuito – per migliorare in modo sostanziale la gestione e lo scambio delle informazioni, la loro tracciabilità e affidabilità nel mondo estremamente complesso e socialmente “critico” degli appalti. Questa soluzione potrà essere utilizzata anche in molti altri ambiti con simili problematiche di gestione “affidabile e condivisa” delle informazioni.

Non nasce quindi dal nulla il progetto avviato con la FILT-CGIL che ha avuto la sua prima giornata di lavoro il 15 giugno a Roma.

Il tema sul quale la dirigenza nazionale della FILT-CGIL ha chiesto il contributo di Assoetica è quello della valutazione delle competenze con le quali il sindacato possa essere messo in grado di migliorare le strategie negoziali nei confronti delle aziende del settore logistica e trasporti, che utilizzano in modo sempre più pervasivo modelli gestionali “data driven”. La FILT-CGIL si misura con i colossi della logistica e dei trasporti integrati e si intende quindi immediatamente l’urgenza e la centralità della tematica.

La messa in discussione dei modelli gestionali basati sull’utilizzo massiccio di dati ha un impatto molto importante su numerose tematiche. Difficile farne una sintesi schematica. È comunque molto importante sottolineare che a partire dalla tendenza dell’approccio “data driven” a non rilevare adeguatamente il contributo del lavoro umano possono essere messi in luce aspetti di carenza gestionale anche dal punto di vista delle aziende.

In altri termini la padronanza da parte del sindacato di queste tematiche è certamente indispensabile per la tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro, ma può costituire anche la base per una diversa visione del ruolo dei lavoratori all’interno dell’azienda.

Gli aspetti ESG sono sempre più centrali nel dibattito sulla gestione delle aziende e sono oggetto di una tendenza normativa che tende ad estendere l’obbligo di una reportistica su questi temi. Ma il contrasto tra una visione dell’azienda che sia chiamata a tenere conto degli interessi di tutti gli stakeholder (a cominciare dai lavoratori) e le prassi gestionali concrete ancora centrate sulla massimizzazione dei profitti è enorme. Ed è molto significativo che il modello gestionale basato sulla massimizzazione dei profitti appaia sempre meno adeguato anche a garantire nel tempo la continuità aziendale.

La possibilità per il sindacato di giocare un ruolo proattivo all’interno di queste contraddizioni apre scenari ancora tutti da esplorare.

Il carattere innovativo e l’importanza di questo progetto sono stati sottolineati dalla partecipazione ai lavori di un esponente del sindacato europeo dei trasporti ETF – European Transport Federation, giunto da Londra appositamente per l’evento.

I contributi di Francesco Varanini e di Giuseppe Vincenzi – che hanno offerto sia spunti di riflessione teorica sia esempi concreti – hanno avuto un impatto molto forte sui partecipanti all’incontro, che vedeva la presenza fisica dei dirigenti nazionali e di quelli delle principali regioni.

Nel pomeriggio sono state svolte alcune “esercitazioni” che hanno consentito una più articolata discussione dei temi trattati in mattinata. L’intensità della partecipazione è stata molto significativa con l’emersione di importanti temi da sviluppare.

E’ stato individuato un percorso che dovrebbe portare nel 2023 – con il contributo di Assoetica – a diffondere all’interno del sindacato maggiore consapevolezza sul tema. L’obiettivo è la ricerca e la definizione di innovative strategie negoziali che non si limitino ad una linea “difensiva” sui temi del salario e delle condizioni di lavoro, ma pongano con forza il tema del contributo positivo del lavoro umano e della sua adeguata valorizzazione all’interno dei modelli gestionali aziendali.

28 giugno 2022

Ruggero Cantaluppi

[1] Francesco Varanini, socio fondatore e presidente di Assoetica ha pubblicato molti scritti sul tema. Qui ci limitiamo a ricordare un recente libro: F. Varanini, Le cinque leggi bronzee dell’era digitale e perché conviene trasgredirle, Guerini e associati, 2020

[2] L. Barbieri e G. Vincenzi, Blockchain e appalti, Wolters Kluwer, 2022

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