Si parla forse troppo spesso di ‘persona al centro’. L’affermazione rischia di apparire una mera petizione di principio, in una stagione in cui le organizzazioni sono sempre più segnate da cambiamenti legati alla digitalizzazione, ed appare sempre più evidente la possibilità di sostituire il lavoro umano con il lavoro svolto da macchine automatiche. Ogni organizzazione, in ogni caso, è socio-tecnica: vede operare, connessi tra di loro, risorse umane e risorse tecnologiche.
Si parla anche di modelli organizzativi caratterizzati dalla riduzione del controllo gerarchico, e dall’apertura di nuovi spazi di libertà e di autonomia per ogni lavoratore.
Il rapporto tra persona e organizzazione, e tra libertà e controllo, in ogni modo, chiama in causa l’etica. Ovvero gli aspetti più profondi della storia personale di ognuno, i valori, la fedeltà a sé stessi, la visione del futuro.
Il modo in cui l’organizzazione funziona, dipende dall’etica di cui ogni soggetto è portatore. Conta l’etica del manager, ma non solo; conta l’etica di ogni giovane che si affaccia sul mercato del lavoro, conta l’etica di ogni lavoratore.
A cura di Luca Solari, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale, e Francesco Varanini, Direttore Scientifico di Assoetica
Università Statale di Milano
Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche
Sala Lauree
Via Conservatorio, 7
27 febbraio 2020, ore 16-18.30