2044 Un minuto nel futuro

di Valter Carasso

Anno 2044. Mi è stato concesso di viverci per un minuto. Solo un minuto di futuro vissuto. Ben diverso da un minuto di futuro immaginato. Ci sono stato. Il clima era cambiato. Nonostante fossero stati moltiplicati gli sforzi per contrastare il cambiamento climatico, molte zone venivano evacuate perché non più sicure per le continue inondazioni. Il mare si era alzato in seguito al progressivo disgelo dei Poli. Israele aveva riconosciuto lo Stato di Palestina (nel 2036) accettando un compromesso (vantaggioso) per la creazione di due Stati con due territori separati e una fascia di 70 km chiamata “area cuscinetto”, occupata solo da forze militari di controllo del territorio, pronte a dissuadere chiunque tentasse di insediarsi abusivamente. Dal 23 luglio 2037 è stata istituita la ricorrenza dello Stato Libero di Palestina. 

Gli Stati Uniti stavano vivendo una forte crisi monetaria perché il dollaro accusava una rapida perdita di forza sui mercati.  L’Europa si stava riorganizzando dopo la crisi del 2039, causata da uno squilibrio dei prezzi per la terziarizzazione delle produzioni più inquinanti che avevano migliorato sensibilmente la vita nelle città, ma pagato un caro prezzo in termini di equilibri economici globali. Anche il controllo dei principali porti strategici per le merci era pressoché controllato dai cinesi. Questo fattore penalizzava fortemente i mercati globali. Putin era morto (2031) e la Russia, dopo dieci anni di rivolte interne, era diventata più democratica e si stavano avviando accordi con l’Europa per un grande patto per l’energia. Inizialmente contrastato dalla Cina, ma avviato al successo e auspicato da un grande summit svoltosi nel 2042. Cuba stava vivendo un periodo di liberazione economica senza precedenti e questo aveva portato anche in America Latina un vento di cambiamento. Nel 2050 è previsto che tutta l’America Latina avrà un unica moneta comune, il “Real Latino Americano” che sarà parametrato al Real Brasiliano. I bitcoin saranno generati da governi e banche centrali e solo da alcuni fondi privati controllati per evitare frodi.

In tutto il mondo i poveri erano aumentati e le speranze erano tutte affidate alla GCAP (Global Coalition Against Poverty) rappresentata da 58 illustri economisti, incaricati di creare un nuovo modello economico differenziato – commerciale/assistenziale – attraverso il quale ipotizzare economie “chiuse” per il controllo della povertà. In pratica, soldi per finanziare assistenza sanitaria, da anni in mano a enti privati e parastatali, somministrata gratuitamente alle fasce di reddito più basse. Emissione di un reddito universale programmato per facilitare l’uscita dai livelli più bassi di povertà. Un New Deal che dal 2065 dovrebbe segnare un mercato per l’economia (commerciale) e un mercato completamente scollegato dai fattori commerciali e dedicato al benessere delle persone. A contrastare questo progetto, erano rimasti 5 economisti (4 americani e 1 inglese) ancora legati alla tradizione dei “Chicago Boys”. Ma per il prossimo congresso del GCAP, previsto nel 2045, sembra che ogni resistenza verrà meno. 

Il mondo del calcio si è trasformato completamente e gli stadi sono stati modificati in arene commerciali stile NFL americana. Molti sono ancora in fase di trasformazione. La sicurezza è aumentata a livello di controllo ma le strade, per i più giovani, sono diventate meno sicure per le gang in continua lotta per il controllo di quartieri e zone delle città. Sono aumentate la diffusione di armi e droghe sintetiche il cui costo è minore ad un panino da McDonald’s. A proposito, nel 2038 Google ha acquistato McDonald’s e ha creato, in accordo con Amazon, i Burger Garden, luoghi dove è possibile recapitare hamburger, cibo e bevande con i droni. Le auto si noleggiano nell’80% dei casi. La Nutella esiste ancora. Ma sul barattolo di vetro c’è un’etichetta che ne sconsiglia il superamento di una certa quantità giornaliera. Le sigarette elettroniche sono state incorporate in nuovi smartphone che permettono di fumare e telefonare contemporaneamente. Tutte le aziende, o attività di qualsiasi genere, entro il 2050 dovranno esibire in Europa un Certificato di Sostenibilità Ambientale che ne attesti l’impatto a zero emissioni. Per compensare le emissioni, le aziende che inquinano oltre la soglia di pareggio pagheranno una tassa per ogni 100kg di CO2 prodotta in più. Proprio per questo, le produzioni più inquinanti sono state spostate fuori dall’Europa o nelle zone franche create da una legge europea nel 2040, che ha individuato i siti dove possono insediarsi solo determinate aziende. 

La società è cambiata. Le coppie fanno in media 0.5 figli. Più anziani in Europa e più giovani in Africa, dove stanno nascendo molte università per giovani europei. L’intelligenza artificiale è stata regolamentata nel 2027 ma i nuovi modelli di calcolo sviluppati hanno inciso fortemente sul mercato del lavoro. Molti lavori sono stati completamente assorbiti dalle macchine. Il loro controllo avviene per il 65% da remoto. Le auto elettriche saranno soppiantate via via da quelle ad idrogeno verde entro il 2070. In Sicilia verranno presentati due nuovi progetti per il ponte di Messina e il numero delle Guardie forestali scenderà a 15.000. Ma i problemi di siccità faranno scoppiare rivolte interne tra contadini e istituzioni. Lo Stato Italiano dal 2038 sarà obbligato a cedere i suoi principali asset strategici per l’elevato debito pubblico. E, insieme all’Albania, dovrà assoggettarsi a nuove restrizioni imposte dagli stati europei. 

Di improvviso, un forte tremito. Un attimo di buio. I miei occhi ritrovano la luce. Rientro nel mio tempo: 1.1.2024. Per un minuto, freneticamente, ho registrato notizie e scenari di vent’anni più avanti. Mi chiedo se il futuro non sia una conseguenza delle scelte del presente. Mentre il presente è una conseguenza delle scelte fatte in passato. Come posso incidere sul futuro del mondo? Forse, scegliendo di agire con maggiore gentilezza, rispetto, etica. Verso me e verso gli altri. Certo, non si può cambiare tutto. Ma augurarci almeno che in noi siano sempre presenti una consapevolezza e un’attenzione alla cura di ogni singolo respiro e di ogni singola azione quotidiana. 

Questo è il buon proposito che mi faccio per il 2024. 

Spero sarà utile e contagioso per molti.

Valter Carasso

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